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Vediamo ora singolarmente i vari social e le caratteristiche più importanti di ognuno.
Facebook. Sicuramente il più informale, possiamo creare una pagina Facebook dello studio sulla quale pubblicare aggiornamenti di stato, condividere post di terzi inerenti la normativa o di utilità per i possibili clienti ricordandoci che qui il linguaggio deve essere informale, possiamo pubblicare immagini del nostro team al lavoro o raccontare come viene svolto.
Linkedin. Il social professionale per eccellenza, anzitutto dobbiamo costruire il nostro profilo e completarlo in tutte le sue parti quindi possiamo iniziare a lavorarci su. Su linkedin dobbiamo creare la nostra rete , iniziamo con i contatti presenti in rubrica ( ci aiuta direttamente il social ) ed invitiamoli nella nostra rete. Cerchiamo interazioni con contatti che possono servirci per il lavoro ed iniziamo a seguire gli opinion leader per trarre spunto dal loro comportamento. Su linkedin possiamo creare una pagina dello studio o agire direttamente con il nostro profilo , dopo aver creato la nostra rete di contatti è necessario cercare di farci confermare le nostre competenze e se possibile facciamoci scrivere alcune segnalazioni che contribuiranno a rendere popolare il profilo. Una componente fondamentale di linkedin sono i gruppi, trova i gruppi interessanti per la tua professione ed inizia a partecipare attivamente alle discussioni , stimola discussioni con nuovi post oppure crea un gruppo su un argomento specifico ed invita quanti più contatti possibile. Linkedin ti consente di profilare gli appartenenti alla tua rete e di inviare direttamente i messaggi , la versione a pagamento ha ulteriori funzionalità ma sfruttando correttamente le funzionalità gratuite si possono ottenere buoni risultati.
Twitter. Forse il più complesso da utilizzare per la professione, conviene iniziare a seguire gli opinion leader per prendere spunto dai loro comportamenti ed iniziare a costruire i propri follower. I post qui devono essere rapidissimi , contenere gli hashtag che ne identifichino l’argomento per consentire agli interessati di partecipare a queste conversazioni virtuali. Per chiarezza un hashtag è una parola preceduta da # che identifica l’argomento del post . Qui è fondamentale essere concisi ( i posto hanno a disposizione i caratteri di un sms) rimandando con un link al proprio sito per l’approfondimento . Twittate ogni cosa e twittate più volte al giorno , inizialmente i follower faranno fatica a decollare ma con il tempo e molta costanza si può riuscire ad avere un proprio pubblico.
Google+. L’ultimo arrivato , forse il meno utilizzato e conosciuto ma con gradi potenzialità. Anzitutto se avete un sito internet pubblicare i post nella pagina dello studio di Google + farà aumentare considerevolmente le visite al vostro sito in quanto i post vengono proposti anche nella serp ( risultati dalla ricerca ) di Google che è indubbiamente il motore di ricerca più utilizzato. Iniziate con i contatti per popolare le vostre cerchie quindi costruite la pagina dello studio e pubblicate con le regole descritte nel precedente articolo . Anche in Google+ trovate una sorta dei gruppi di linkedin che si chiamano community, partecipate a quelle di vostro interesse per aumentare la vostra popolarità.
Slideshare. E chi lo ha mai sentito ? Scherzi a parte se utilizzate le presentazioni power point per illustrare al vostro team alcuni argomenti oppure le utilizzate per tenere conferenze condividetele su slideshare. Su slideshare trovate migliaia di presentazioni sui più svariati argomenti quindi oltra a pubblicarle sul vostro sito dove saranno a disposizione ad un pubblico ristretto pubblicatele anche qui , aumenteranno le visite al sito e la vostra popolarità in rete.
Questi sono solo alcuni semplici consigli su come utilizzare il mondo social per la professione , come per gli articoli sul marketing l’avvertimento è sempre lo stesso , questa è un’attività come le altre e richiede tempo per essere svolta bene …. Un post al mese e su un argomento già vecchio non serve a nulla anzi è controproducente , meglio non esserci.
Fabrizio Canevari
C2Web S.r.l.
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