Fino a pochi anni fa lo si chiamava ‘telelavoro’ ma per uno studio professionale esistevano alcune limitazioni fisiche che impedivano ai dipendenti dello studio ed al professionista di lavorare in ogni luogo con il solo collegamento a internet.

Vediamo quali erano questi limiti e come sono stati superati:

Ieri: per accedere al gestionale di studio da remoto si doveva avere un collegamento a internet anche da casa e non tutti ne erano dotati, inoltre lo studio doveva esporre il proprio server su internet per consentire gli accessi esterni con tutte le problematiche di sicurezza relative a questa configurazione.

Oggi: tutti hanno un accesso a internet da casa ed Il gestionale può risiedere in una server farm dove l’accesso allo stesso così come la sicurezza è demandata al fornitore di servizi. Il servizio SIR di Sistemi Spa garantisce l’accesso tramite internet ai propri gestionali su qualsiasi piattaforma.

Ieri: Per poter inserire i documenti nel gestionale occorreva avere i documenti fisici per cui bisognava organizzarne la raccolta ed averli a disposizione nel luogo dove si doveva operare.

Oggi: le fatture sono in formato elettronico e gestite automaticamente dal gestionale per cui sono sempre a disposizione, i pochi documenti cartacei possono essere ricevuti o archiviati anch’essi digitalmente per essere sempre disponibili.

Ieri: se si doveva lavorare alla redazione di un documento lo si doveva avere a disposizione sul pc locale oppure avere accesso al server documentale mediante internet. Molto spesso si copiava il documento su un notebook o su una chiavetta per lavorarci esponendosi al rischio che qualcuno poteva contemporaneamente operare sull’originale in studio.

Oggi: con un server documentale in cloud è possibile operare in qualsiasi momento sul documento, avviare collaborazioni sullo stesso e tenere traccia delle sue modifiche nel tempo, Microsoft Sharepoint contenuto in nella suite Office 365 consente tutto questo.

Ieri: il collaboratore da casa doveva utilizzare la propria linea telefonica per comunicare con i clienti nel caso necessitasse di informazioni o per rispondere ad eventuali domande esponendo il proprio numero di telefono privato .

Oggi: con i centralini Voip le postazioni remote rispondono e chiamano con il numero dello Studio e vengono visti come interni dagli altri operatori.

Lavorare smart significa responsabilizzare le persone e creare organizzazioni più flessibili, ma occorre un cambio di mentalità da parte dei titolari e dei responsabili per avviare questo processo. Chiaramente non tutti i lavoratori possono lavorare secondo questo paradigma ma secondo una ricerca dell’osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano:

I risultati della ricerca 2020 dell’Osservatorio Smart Working mostrano l’impatto dell’emergenza Covid-19 sui modi di lavorare. Durante il lockdown, il 94% delle PA, il 97% delle grandi imprese e il 58% delle PMI ha esteso la possibilità di lavorare da remoto e il numero di lavoratori da remoto è salito a 6,58 milioni. Nella fase 2, la maggior parte delle grandi imprese e delle PA ha riaperto le sedi tra maggio e giugno, spinti da diverse motivazioni. Per il new normal, al termine dell’emergenza, le iniziative di Smart Working evolveranno e la riprogettazione degli spazi di lavoro interesserà il 51% delle grandi imprese.

SMART WORKING: IL FUTURO DEL LAVORO OLTRE L’EMERGENZA


Tutte le tecnologie per implementare una struttura “Smart Working Ready” sono disponibili e siamo in grado di proporre un’offerta completa:

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